Il disturbo ossessivo compulsivo e’ un disturbo d’ansia caratterizzato dalla presenza di ossessioni e compulsioni, che occupano un tempo significativo della giornata (un ora o più al giorno).
Le ossessioni sono pensieri , idee, impulsi o immagini che insorgono improvvisamente nella mente e che vengono percepiti come intrusivi ovvero che “irrompono da soli” o che siano indipendenti dal flusso di pensieri che li precede.
Fastidiosi e privi di senso sono irrazionali, esagerati o comunque non giustificati o poco legati alla realtà presente.
Esempi di ossessioni sono pensieri come: “potrei infettarmi con il virus HIV se tocco la porta del bagno…”
Tali pensieri intrusivi sono ricorrenti ovvero si ripresentano alla mente con frequenza e/o persistenti e occupano la mente in modo duraturo e continuo.
Le compulsioni sono azioni mentali e comportamentali che si manifestano in risposta alle ossessioni e che ne rappresentano un tentativo di soluzione.
Ad esempio disinfettare le mani con amuchina come risposta all’ossessione “le mie mani sono piene di germi pericolosi”.
Quindi il comportamento compulsivo ha solo la capacità di lenire temporaneamente l’ansia ed il disagio prodotti dall’ossessione, ma paradossalmente e’ un fattore di mantenimento del disturbo.
Chi soffre di questo disturbo di solito nasconde le proprie preoccupazioni percepisce i suoi comportamenti e pensieri come assurdi e inquietanti e se ne vergogna:
Possiamo riconoscere varie categorie di disturbi ossessivi-compulsivi:
Il disturbo ossessivo compulsivo colpisce, indistintamente per età e sesso, dal 2 per cento al 3 per cento della popolazione. Può esordire nell’infanzia, adolescenza o nella prima età adulta. L’età tipica in cui compare più frequentemente e’ tra i 6 e i 15 anni nei maschi e tra i 20 e i 29 nelle donne.
E’ un disturbo che si cronicizza , anche se con fasi altalenanti di miglioramento e di peggioramento, fino a compromettere il funzionamento in diverse aree di vita.