Disturbo antisociale di personalita’

Disturbo antisociale di personalità.

Il disturbo antisociale e’ caratterizzato principalmente da inosservanza e violazione dei diritti degli altri che si manifestano in un soggetto maggiorenne, almeno dall’età di 15 anni.

L’ infanzia e’ di solito caratterizzata da piccoli furti, menzogne e scontri con chi rappresenta l’autorità.

L’adolescenza e’ segnata generalmente da episodi di abuso di sostanze, gesti violenti nei confronti di persone e animali.

Una volta adulti questi soggetti sono incapaci di assumersi responsabilita’, conservare un’occupazione e mantenere una relazione affettiva in maniera stabile.

Il modo di rapportarsi agli altri e’ drasticamente connotato dalla superficialità e dalla mancanza di rispetto per i sentimenti e le preoccupazioni di chi li circonda.

Disturbo antisociale di personalità e sentimenti.

Gli antisociali non conoscono sentimenti come gratitudine e rimorso, mentre frequentemente provano rabbia, noia, disprezzo e indifferenza.

Sono tendenzialmente prepotenti, aggressivi, impulsivi, incapaci di amare e portati a sfruttare chiunque possa soddisfare i loro bisogni.

Tendono a mostrare un comportamento irritabile e aggressivo verso gli altri e ad essere cinici e sprezzanti nei confronti dei sentimenti e delle sofferenze altrui.

Le decisioni vengono prese sotto l’impulso del momento, senza considerazioni delle conseguenze per se’ e per gli altri.

Questa impulsività li porta a cambiamenti improvvisi di lavoro, di residenza, con difficoltà a volte di inserimento sociale, di non raggiungere l’autosufficienza economica.

La prevalenza del DAP e’ pari al 3 per cento nei maschi e dell’1 per cento nelle femmine.

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