Il Disturbo Borderline di Personalità e’ un disturbo di regolazione delle emozioni.
Si chiama disturbo borderline di personalità perché chi ne soffre ha l’incapacità a gestire in modo funzionale esperienze emotive negative e spiacevoli, che conduce a una instabilità non solo delle emozioni stesse, ma anche dell’ identità, dei comportamenti e delle relazioni con gli altri.
Oscillano frequentemente da un umore depressivo a uno stato d’ansia, o di rabbia esplosiva, con sentimenti cronici di vuoto e noia.
L’ instabilità emotiva si manifesta con marcati e improvvisi cambiamenti d’umore.
Chi soffre per un disturbo borderline agisce in modo impulsivo, avventato e ha uno scarso senso del pericolo e delle conseguenze delle sue azioni.
Frequente sono attività dannose, come abuso di droghe, dipendenze compulsive, guida spericolata, abbuffate di cibo.
E’ evidente una discontinuità nelle scelte e un’ incapacità a portare a termine gli obiettivi prefissati; le aspirazioni, i valori e i progetti di vita sono incostanti e variabili.
A livello di relazione, la persona borderline si comporta in modo instabile, ha relazioni intense e molto conflittuali, alternando un forte senso di coinvolgimento al terrore di un reale o immaginario abbandono.
La capacità di riconoscere i sentimenti e i bisogni degli altri e’ molto carente.
Spesso ci può essere la tendenza a confondere l’intimità affettiva con la sessualità .
Il DBP e’ il disturbo di personalità che più comunemente giunge all’osservazione clinica.
Le percentuali di prevalenza si collocano tra lo 0,2 e l’1,8 per cento nella popolazione generale.
Si osserva maggiormente tra i giovani, interessando soprattutto il sesso femminile, e circa il 10 per cento dei pazienti muore per suicidio.